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+++ L'ADIMED al servizio della sanità
Una nuova Associazione al servizio dei Medici e della Sanità Italiani
L'ADIMED è un'associazione costituita nel 1997 il cui scopo è la difesa del medico, sempre più coinvolto in eventi negativi che lo vedono involontario protagonista di un sistema molto complesso, nel quale la sua condizione professionale è diventata p

L'ADIMED è un'associazione costituita nel 1997 il cui scopo è la difesa del medico, sempre più coinvolto in eventi negativi che lo vedono involontario protagonista di un sistema molto complesso, nel quale la sua condizione professionale è diventata più difficile e rischiosa, mentre se ne sono ridotti i vantaggi in termini di gratificazione e di immagine.

La ragione della nascita dell'ADIMED è un obbiettivo stato di disagio del medico nell'esercizio della sua professione, per le caratteristiche profondamente mutate della prestazione sanitaria e del rapporto tra medico stesso e paziente.

Le ragioni storiche e sociali che hanno determinato il fenomeno sono sotto gli occhi di tutti. Fino al dopoguerra, il medico esercitava un'arte basata su un bagaglio di conoscenze enormemente minore rispetto ad oggi e corredata da funzioni psicologiche e consolatorie. Ora è chiamato ad essere uno scienziato e un manager. Il tramonto del rapporto personale paziente-medico, che oggi è sempre più sostituito dal rapporto impersonale paziente-struttura, è in genere mal sopportato. Di questo mutamento il medico non è responsabile, ma a sua volta lo subisce come conseguenza della estrema complessità e dell'alto tecnicismo oggi inerenti necessariamente alla lotta contro le malattie. Inoltre il clamore informativo circa le nuove possibilità della medicina ha ingenerato nei pazienti una aspettativa, e di conseguenza una pretesa, troppo spesso illimitata.

Il disagio si è particolarmente accentuato negli ultimi anni sulla scia di quanto sta accadendo in molti Paesi occidentali, caratterizzati da un altissimo e a volte esasperato atteggiamento di rivendicazione di fronte a qualsiasi possibile o presunto danno subito.

In realtà, la condizione del medico è resa più difficile da una serie di gravi fattori negativi ben noti a chi esercita la professione.

In sintesi. L'enorme volume delle conoscenze raggiunto dalla scienza medica rende praticamente impossibile "sapere tutto" mentre l'aggiornamento è ostacolato dal poco tempo disponibile e dagli alti costi. I medici sono oberati da una massa imponente di adempimenti (e quindi di responsabilità) di carattere non sanitario ai quali si aggiungono oggi, in misura allarmante, le accentuate implicazioni di ordine giudiziario e assicurativo. I medici sono incaricati di conservare, proteggere e riparare una struttura che non hanno costruito e che li coinvolge in responsabilità alle quali sono spesso estranei.

Difendere il medico, obbiettivo per cui è nata l'ADIMED, significa agire in più direzioni:
  • Aiutarlo nella fase della formazione e dell'aggiornamento in modo da migliorarne la preparazione professionale.
  • Diversificare la responsabilità del medico da quella della struttura in cui opera e, contemporaneamente, battersi con decisione per migliorare le strutture stesse.
  • Aiutare il medico a darsi una adeguata conoscenza dei problemi legali e assicurativi.
  • Prestargli consulenza e tutelarlo in ogni circostanza e in ogni sede istituzionale, giudiziaria e politica.
  • Ricostruire l'immagine della professione, anche attraverso una sensibilizzazione dei cittadini ai problemi della sanità visti una volta tanto dalla parte del medico.
Questi gli obbiettivi avanzati dell'Associazione:
  • Distaccare il medico dalle altre categorie (attualmente nel contratto unico) con definizione della diversità del ruolo.
  • Portare l'orario di lavoro a 40 ore la settimana, in netta contro tendenza rispetto alle 35 ore.
  • Rendere possibile il raggiungimento della pensione dopo 35 anni (in pratica all'età di 65 anni) e riconoscere un mese l'anno di anzianità pensionistica in più in conseguenza del carattere usurante della professione.
  • Instaurare l'obbligo controllato di sei ore di studio settimanali.
  • Istituire un mese sabbatico ogni tre annida consumare in aggiornamento obbligatorio all'estero.
  • Definire la libera professione come attività da svolgersi extra-moenia, mentre quella intra-moenia non deve essere una prerogativa del medico ma una possibilità dell'azienda. Nelle strutture private la libera professione deve far parte dell'offerta globale di salute pubblica e svolgersi in regime di concorrenza.
  • Studiare le possibilità di modifiche legislative che spostino alcuni eventi del contenzioso dall'ambito giudiziario a quello extra-giudiziario, come già avviene in altri Paesi.

Informazioni trate dal sito di ADIMED (vedi link a fianco).
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