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+++ Dalla Regione un progetto di legge contro gli abusi edilizi
(19 marzo 2004) - Tempi certi, procedure più snelle, controlli più sistematici, ma, soprattutto sanzioni pecuniarie che possano disincentivare effettivamente gli abusi edilizi. Con il progetto di legge “Disposizioni in materia di vigilanza e c
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(19 marzo 2004) - Tempi certi, procedure più snelle, controlli più sistematici, ma, soprattutto sanzioni pecuniarie che possano disincentivare effettivamente gli abusi edilizi.
Con il progetto di legge “Disposizioni in materia di vigilanza e controllo sull’attività edilizia “, approvato dalla Giunta, la Regione Emilia-Romagna definisce i principi, le regole e gli strumenti che dovranno regolare l’attività di controllo e sanzione degli abusi edilizi, attraverso una più efficace vigilanza sulle trasformazioni che riguardano il proprio territorio.
L’obiettivo di fondo è presto detto: assicurare su tutto il territorio regionale la tutela assoluta delle risorse ambientali, demaniali, paesaggistiche e storiche e creare le condizioni perché l’abusivismo edilizio divenga sempre più in Emilia-Romagna un fenomeno residuale.
Il progetto di legge non introduce nuove disposizioni in materia di condono edilizio: la Regione è infatti in attesa del pronunciamento della Corte costituzionale - previsto per il mese di maggio - a cui si è rivolta per contestare la legittimità del decreto 269 varato dal Governo lo scorso 30 settembre e convertito nella legge n. 326 del 2003.
“La Giunta - ha spiegato l’assessore alla programmazione territoriale e politiche abitative Pier Antonio Rivola - ha deciso di rafforzare gli strumenti di controllo e appesantire le sanzioni. Giudichiamo il condono un provvedimento sbagliato e, quando la Corte si pronuncerà, trarremo le dovute conclusioni”.
Cosa prevede la legge sul controllo dell´attività edilizia e urbanistica
Sanzioni pecuniarie pari al doppio dell´ effettivo valore di mercato, procedure di accertamento degli illeciti più rigorose e tempestive, tempi certi per le demolizioni. Sono queste le tre novità principali del progetto di legge che si propone di creare effettivi meccanismi disincentivanti degli abusi edilizi.
Per quanto riguarda i controlli la Regione promuove e coordina il controllo periodico delle trasformazioni del territorio attraverso rilevamenti aerofotogrammetrici o satellitari, rilevazioni topografiche e altre indagini sul campo. In caso di nuove opere su aree inedificabili, soggette a tutela, territori del demanio o di enti pubblici, interventi di lottizzazione abusiva, nuove costruzioni o ristrutturazioni in assenza di concessione edilizia o in totale difformità rispetto ad essa, è prevista la demolizione. In tutti gli altri casi sono confermate le sanzioni, già previste nelle precedenti leggi regionali e nazionali, che saranno però più pesanti.
Per l’accertamento di abusi e per l’applicazione delle sanzioni sono garantiti tempi certi e si mantiene la competenza dei Comuni per le demolizioni, che invece il provvedimento del Governo attribuisce ai Prefetti con il supporto delle strutture del genio militare. In questo caso la scelta è di non sottrarre legittime competenze ai Comuni, ma allo stesso tempo, di prevedere tempi certi per la loro attuazione - nel caso delle demolizioni 6 mesi - decorsi i quali scattano i poteri sostitutivi del Prefetto. Inoltre si prevede che da subito - una volta accertato l´illecito - i Comuni debbano disporre la sospensione dei lavori.
Più in generale - e non solo per le demolizioni - la legge regionale definisce per tutti gli accertamenti in capo ai Comuni termini perentori: 30 giorni dalla segnalazione per verificare dell´abuso, 15 giorni per il provvedimento di sospensione dei lavori, 45 giorni per l´adozione del provvedimento definitivo e 6 mesi per l’esecuzione della demolizione. Rimane la previsione di poteri sostitutivi della Provincia per gli accertamenti degli abusi e l’applicazione delle sanzioni, in caso di inadempienza comunale nel perseguimento degli illeciti.
Un´altra novità sono i finanziamenti per le demolizioni che arriveranno dal Fondo regionale di rotazione per le spese di demolizione finanziato con risorse del bilancio regionale. Il Fondo anticiperà ai Comuni, senza interessi, i costi relativi agli interventi di demolizione delle opere abusive e al ripristino dei luoghi, costi che poi verranno recuperati dai responsabili degli abusi.
E ancora, per la prima volta, le sanzioni pecuniarie sono ancorate agli effettivi valori di mercato, in base ad apposite tabelle che saranno predisposte dalla Regione e periodicamente aggiornate. Oggi invece vengono calcolate o in base alla legge sull´equo canone del 1978 o con una valutazione caso per caso da parte delle Commissioni espropri provinciali.
Infine per garantire la completa tracciabilità degli abusi edilizi, dal momento della loro segnalazione in poi, si prevede la realizzazione di un Sistema informativo regionale per la messa in rete di tutti i dati relativi al fenomeno dell´abusivismo edilizio in Emilia-Romagna.


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