caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi
[m] mappa del sito | [a] navigazione facilitata
 » Home »  Segreteria  »  Igiene ambientale  » Pesca e alta temperatura, il mare muore così
+++ Pesca e alta temperatura, il mare muore così
Giornata mondiale dell'ambiente dedicata agli oceani:
solo lo 0,5% delle acque del pianeta č protetto da norme di tutela Il disastro della Prestige (Ap) ROMA - L'eccessiva pesca e la temperatura delle acque, dovuta all'effetto del riscaldamento globale del pianeta, sono due dei mali che affliggon
Il disastro della Prestige 3624

solo lo 0,5% delle acque del pianeta è protetto da norme di tutela

Il disastro della Prestige (Ap)
ROMA - L'eccessiva pesca e la temperatura delle acque, dovuta all'effetto del riscaldamento globale del pianeta, sono due dei mali che affliggono i mari del mondo. Gli oceani, così vasti da sembrare capaci di resistere a tutto, non se la passano tanto bene. E soltanto lo 0,5% delle acque del mondo è protetto da norme di tutela. E' il quadro che emerge dal rapporto fornito da Wwf e Greenpeace, in occasione della Giornata mondiale dell'ambiente e che l'Onu dedica agli oceani. «Ricoprono circa il 71% della superficie del pianeta - afferma Antonio Canu, responsabile mare e aree protette del wwf- e svolgono un ruolo fondamentale per il mantenimento della vita sulla terra. Infatti, più del 90% della biomassa vivente si trova negli oceani». Ma gli allarmi continui non fanno ben sperare: dell'alta temperatura dei mari ci siamo accorti anche direttamente, con la situazione anomala della scorsa estate torrida nel Mediterraneo. Recentemente poi ricercatori inglesi hanno dimostrato recentemente come ci sia sempre più plastica nelle acque del pianeta, altri dall'Australia danno 50 anni di vita alla barriera corallina e osservano i ripetuti fenomeni di «spiaggamento» dei cetacei, che sembrano perdere orientamento e voglia di vivere. E restano nella memoria i numerosi disastri ambientali come quello, recente, della Prestige.

AMBIENTE PROTETTO - Eppure, solo meno dell'1% dell'ambiente marino è realmente protetto contro il 10,5% della parte terrestre: sono 102.102 le aree protette nel mondo e soltanto 4.116 sono aree protette marine, per una superficie di circa 1,6 milioni di kmq dei mari e degli oceani. Tra i mali che affliggono gli oceani al primo posto c'è sicuramente l'inquinamento marino, per l'80% proveniente da attività terrestri, causa di morte e depauperamento delle risorse marine. i rifiuti di plastica, ad esempio, uccidono ogni anno più di 1 milione di uccelli marini, 100.000 mammiferi marini e una grande quantità di pesci. Non solo. La fioritura di alghe nocive, causate da un eccesso di nutrienti, principalmente azoto proveniente dai fertilizzanti in agricoltura, hanno creato 150 aree senza vita costiera a livello mondiale, estese da 1 a 70.000 kmq. «I danni all'ambiente marino- continua una nota del wwf- hanno anche ripercussioni dirette sull'economia globale infatti, le morti e le malattie causate dall'inquinamento delle acque costiere costano 12,8 miliardi di dollari l'anno e l'impatto economico annuale della sola epatite provocata da pesce guasto comporta una spesa di 7,2 miliardi.

IN CASA NOSTRA - Per quanto riguarda i mari italiani, sono ben otto infatti le località che alla vigilia della stagione estiva si sono aggiudicate la corona dimiss mare 2004e sette le regioniche guidano la classifica delle acque di qualità nei primi 500 metri dalla riva. Questi i risultati del check-up effettuato nei primi tre mesi del 2004 e condotto dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio sulle acque italiane.

I RISULTATI - Secondo lo screening risulta che in un anno il Mare Nostrum di alta qualità è cresciuto dell'1% rispetto ai primi tre mesi dello scorso anno e tre nuove riserve marine rientrano nel sistema di tutela nazionale: S.Maria di Castellabate, Costa degli Infreschi, Penisola della Maddalena-Capo Murro di Porco.

LE PROMOSSE - Promosse a pieni voti, con acque completamente incontaminate, senza alcuna alterazione dovuta all'uomo o minaccia di eutrofizzazione: Punta Sottile e Miramare in Friuli Venezia Giulia, il nord dell'isola d'Elba, Punta Licosa e Punta Tresino in Campania, l'Asinara e Sant' Antioco in Sardegna e la Foce del Piave in Veneto. Per le Regioni, quelle che in questi tre mesi di monitoraggio 2004 hanno mostrato l'acqua di mare in migliori condizioni entro i 500 metri dalla riva sono state Abruzzo (con tutti i rilevamenti qualità medio-alta), seguita da Calabria, Marche, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Sardegna e Emilia Romagna. Ma in questo panorama di blu intenso non mancano le ombre. Ci sono ancora aree che continuano a mostrare acque di bassa qualità: foce del Sarno in Campania, Fiume Morto in Toscana, Fiumicino e Monte d'Argento nel Lazio.
  torna alla pagina iniziale home page
Segreteria
Sottocategorie di Igiene ambientale
Educazione ambientale Educazione ambientale
Operazioni cimiteriali Operazioni cimiteriali
Raccolta e trasporto rifiuti Raccolta e trasporto rifiuti
Raccolte differenziate Raccolte differenziate


Links esterni al sito
sito del corriere della sera


Galleria Immagini
Il disastro della Prestige 3624    

Argomenti della Scheda
ambiente e rifiuti
[c]



valid w3c document  |  valid css

esecuzione in 0,109 sec.