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+++ Relazione della Commissione al Consiglio sull'esecuzione delle misure transitorie
La presente relazione fa seguito alle disposizioni dell'articolo 4 del regolamento (CE) n. 2800/98 del Consiglio, del 15 dicembre 1998, relativo alle misure transitorie applicabili nella politica agricola comune in considerazione dell'introduzione de

La presente relazione fa seguito alle disposizioni dell'articolo 4 del regolamento (CE) n. 2800/98 del Consiglio, del 15 dicembre 1998, relativo alle misure transitorie applicabili nella politica agricola comune in considerazione dell'introduzione dell'euro. Il suddetto articolo stabilisce che la Commissione deve presentare al Consiglio, entro il 31 marzo 2001, una relazione sull'esecuzione delle misure transitorie. La relazione tiene altresì conto della dichiarazione della Commissione trascritta nel verbale della riunione del Consiglio del 15 dicembre 1998, secondo la quale nel presente documento verrà presa in esame soprattutto l'incidenza delle misure transitorie sui redditi degli agricoltori.Il quadro giuridico delle misure transitorie per l'introduzione dell'euro nella politica agricola comune, previste dal regolamento (CE) n. 2800/98, è completato dal regolamento (CE) n. 2799/98 del Consiglio, del 15 dicembre 1998, che istituisce il regime agromonetario dell'euro, nonché dai regolamenti della Commissione del 22 dicembre 1998, ovvero il regolamento (CE) n. 2808/98 recante modalità d'applicazione del regime agromonetario dell'euro nel settore agricolo e il regolamento (CE) n. 2813/98 recante modalità d'applicazione relative alle misure transitorie per l'introduzione dell'euro nella politica agricola comune. La relazione si concentra innanzitutto sull'esecuzione di tali disposizioni transitorie, seguendo la stessa struttura della normativa agromonetaria. Viene operata una netta distinzione tra gli eventuali effetti dell'introduzione dell'euro sui prezzi, da un lato, e sugli "aiuti diretti", dall'altro. In secondo luogo, vengono analizzati gli interventi promossi dagli Stati membri in vista della concessione delle diverse compensazioni agromonetarie previste da tali disposizioni transitorie. In seguito, viene presa in esame l'incidenza delle suddette misure sui redditi degli agricoltori e sul bilancio, mentre la parte finale della relazione si concentra sui seguenti aspetti:· criteri relativi alla situazione di mercato; · definizione di alcuni fatti generatori; · cause promosse dall'Italia e · partecipazione della dracma greca all'euro a decorrere dal 1° gennaio 2001. Nella penultima relazione della Commissione sul regime agromonetario del mercato unico, è stato eseguito uno studio approfondito degli eventuali effetti economici del regime agromonetario, soprattutto sugli scambi e sui prezzi. I risultati di tale studio hanno dimostrato che il regime agromonetario, caratterizzato da divari monetari relativamente significativi e durevoli, non ha avuto conseguenze negative per i mercati.Il regime agromonetario dell'euro è caratterizzato, almeno per le monete partecipanti, dall'assenza totale di un regime agromonetario. Per le monete non partecipanti, i divari monetari sopramenzionati sono limitati alla differenza tra due fissazioni dei tassi di cambio da parte della BCE. Tale differenza è contenuta e nel 1999 ha superato soltanto nove volte il valore di un punto in valore assoluto.Se non si è riusciti a dimostrare l'esistenza di effetti economici derivanti da un regime agromonetario caratterizzato da divari monetari talvolta significativi e durevoli, sembra lecito concludere che è impossibile rilevare effetti economici causati da un regime agromonetario caratterizzato dall'assenza di qualsiasi divario. Da un esame del numero di animali e delle superfici dei seminativi, sembra che l'introduzione dell'euro non abbia prodotto variazioni anormali.Se fossero intervenute modifiche nel profilo dei cambi a seguito dell'introduzione dell'euro, esse avrebbero dovuto essere legate a fattori di tipo non agromonetario, ad esempio alla competitività. È per tale motivo che il capitolo "cambi" non figura nella presente relazione.
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